Proseguono a pieno ritmo all’Istituto Superiore ‘Giuseppe Di Vittorio’ le attività di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo. Molte, anche quest’anno, le iniziative. Il 26 marzo e il 9 aprile è stata la volta della Sezione Polizia Postale della Polizia di Stato. L’Assistente Capo Coordinatore Emiliano Farcioni e l’Assistente Capo Coordinatore Paolo Natale hanno incontrato studenti, docenti e famiglie nella Sede di via Y. De Begnac. “Le dimensioni assunte dal fenomeno del cyberbullismo nel Lazio sono allarmanti: – ha sottolineato la Prof.ssa Rosa Torino, Docente di Diritto dell’Istituto Professionale di via Federici, organizzatrice dell’incontro insieme al Prof. Renato D’Aloia e alla Prof.ssa Annalisa Sorce – secondo una ricerca effettuata dal Corecom (e condotta in collaborazione con ‘La Sapienza’ e la Lumsa su un vasto campione di giovani tra gli 11 e i 18 anni) nella nostra Regione i ragazzi che sono stati in qualche modo interessati dal bullismo sono il 30%. Numeri che aumentano ancora di più se ci si limita a Roma, la più colpita dal bullismo e dal cyberbullismo tra le cinque province laziali. Uno studio dell’Osservatorio regionale ha infatti rilevato che nelle Scuole Elementari e Medie della Capitale sono stati coinvolti, come vittime, il 45,7% dei ragazzi: in pratica quasi uno studente su due”. Simili i risultati anche dell’ultimo sondaggio realizzato recentemente da ‘SottoSopra’, il Movimento giovani di ‘Save the Children’, con il sostegno dell’Invalsi (Ente controllato dal Miur), nell’ambito della campagna nazionale “Up-prezzami” contro gli stereotipi, la prima ideata dagli oltre quattrocento ragazze e ragazzi tra i 14 e i 22 anni impegnati in azioni di sensibilizzazione e ‘cittadinanza attiva’ in quindici città italiane. “Il nostro Istituto è impegnato da sempre nel contrasto al fenomeno del bullismo. – ha aggiunto la Dirigente Scolastica dell’Istituto Superiore ‘Giuseppe Di Vittorio’, Prof.ssa Vincenza La Rosa – D’altra parte esiste, al riguardo, una precisa normativa utile anche al fine di prevenire la diffusione del problema, fornendo al personale della scuola gli strumenti di tipo pedagogico e giuridico necessari per riconoscere i segnali precursori dei comportamenti a rischio. In qualità di educatori – ha sottolineato la Preside – è nostro dovere promuovere l’educazione all’uso consapevole della Rete Internet e delle tecnologie informatiche. Si tratta, evidentemente, di un’attività trasversale a tutte le discipline del curriculum, che spesso abbiamo deciso di svolgere in collaborazione con le Associazioni, le Forze dell’Ordine e gli Enti del territorio. Solo un’azione sinergica può centrare l’obiettivo di vincere questa difficile battaglia”. Il Lazio – ha ricordato la Dirigente Scolastica – è stata fra le prime Regioni italiane a munirsi di uno strumento legislativo ad hoc, varando una Legge per la prevenzione e il contrasto del bullismo, con cui, ogni anno, vengono stanziate risorse concrete per il finanziamento di progetti promossi da scuola, Comuni, Associazioni e Asl sui temi del disagio giovanile, sull’educazione, sulla formazione, sul sostegno psicologico e sui moltissimi altri aspetti che ruotano intorno a questo pericoloso e dilagante fenomeno sociale. L’Istituto Superiore ‘Giuseppe Di Vittorio’ è da sempre in prima linea nelle attività di prevenzione e contrasto al bullismo e ha scelto di avviare una campagna a largo raggio, che coinvolge studenti, docenti e famiglie. Molti gli incontri con la Polizia Postale già svolti. Quello di martedì 9 aprile nell’Aula Magna di via Y. De Begnac era aperto a studenti, docenti e famiglie. Come scriveva Benjamin Disraeli “Il coraggio è fuoco, e il bullismo è il fumo”. Si tratta di una battaglia da combattere tutti insieme. Vincerla è possibile.
0