LA LETTERA AI MATURANDI DELL’ASSESSORE REGIONALE ALLA SCUOLA E DEL DIRETTORE GENERALE DELL’U.S.R. LAZIO

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Personale scolastico

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Roma, 14 giugno 2020

“Il maestro dà al ragazzo tutto quello che crede, ama, spera. Il ragazzo crescendo ci aggiunge qualche cosa e così l’umanità va avanti”

(Don Milani Lettera a una professoressa).

Care studentesse e cari studenti maturandi,

in questo periodo così complicato siete in cima ai nostri pensieri. Non solo perché alle prese con la preparazione per l’esame di Stato che vi attende domani, ma anche perché l’anno scolastico che è giunto a conclusione è stato, per tanti motivi, un anno diverso, segnato dalla pandemia.

Il primo pensiero, di noi tutti, va sicuramente alle tante, troppe, famiglie che piangono affetti scomparsi. Ciascuno di noi è stato comunque scosso, toccato in ogni aspetto della quotidianità.

È trascorso un anno scolastico diverso, in cui improvvisamente abbiamo imparato un nuovo modo di fare scuola, di essere comunità educante. I docenti si sono impegnati al massimo anche in questo momento difficile e sono sempre stati al vostro fianco. Voi avete dovuto gestire un nuovo modo di apprendere e di rapportarvi con i vostri insegnanti e i vostri colleghi. Ora vi trovate davanti alla prova che attendevate da cinque anni.

È giusto che sappiate, anzitutto, che l’esame si svolgerà in condizioni di sicurezza. Le scuole rispetteranno scrupolosamente le indicazioni organizzative degli scienziati e dei medici del Comitato governativo.

È normale che vi sentiate un po’ in ansia, e che stiate trascorrendo ore intense, piene di curiosità e trepidazione.

Magari con un po’ di dispiacere per non aver potuto trascorrere questi mesi a scuola insieme ai vostri amici. Ma l’avete fatto ugualmente, anche se attraverso una telecamera, con l’aiuto dei vostri insegnanti; in questa modalità così diversa avete comunque condiviso gli stessi sentimenti e pensieri. Questi stessi insegnanti, coi quali avete lavorato per anni e che vi conoscono, che da domani troverete in commissione.

Siete stati e siete molto bravi e coraggiosi.

Custodite con affetto la preziosa esperienza di questi anni fatta dal lavoro paziente e appassionato dei vostri insegnanti, dalle amicizie, dagli amori, tutti tasselli di un pezzo di vita fondamentale per voi e la vostra crescita.

Non vogliamo farla lunga e annoiarvi, ora è il vostro momento!

«Conosci te stesso» era scritto a caratteri cubitali sul frontone del tempio di Apollo a Delfi nell’Antica Grecia, in questo modo l’oracolo di Apollo rivolgeva all’uomo di allora e di sempre l’invito a indagare dentro di sé, per scoprire che l’essenza della nostra vita è dentro, non al di fuori di noi.

Ecco pensando al tempo che vi si apre davanti vi auguriamo di trovare la vostra strada e di mantenere viva e ben presente l’espressione creativa della vostra unicità.

Non abbiate fretta e godetevi ogni minuto del colloquio di domani, vivetelo come un momento di lancio verso il vostro futuro per il quale vi porgiamo i migliori auguri, affinché il cammino che vi attende sia il migliore possibile.

Gli anni di scuola che avete vissuto sono il veicolo per pensare a un percorso di ulteriore formazione a partire dall’Università, così da rafforzare sempre più le qualità, l’innovazione e le competenze utili per contribuire a realizzare lo sviluppo economico e sociale della nostra Regione e del Paese.

Fate un bel respiro e in bocca al lupo ragazze e ragazzi!

 

Claudio Di Berardino, Assessore Regione Lazio al Lavoro, Scuola e Formazione

Rocco Pinneri, Direttore generale Ufficio Scolastico Regionale Lazio