“La scuola: un’Istituzione capace di cambiamento. Dai Decreti Delegati (1973-1974) alle sfide del futuro”. E’ questo il tema dell’incontro che si è svolto martedì 26 marzo nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio”. Ad intervenire sono stati l’Assessore comunale alla Pubblica Istruzione e Cultura Margherita Frappa, il Prof. Alfonso Rubinacci, già Capo Dipartimento per i Servizi del Territorio del Ministero dell’Istruzione e Direttore scientifico della Rivista Tuttoscuola e il Rappresentante della Consulta provinciale degli studenti Simone Quattrocchi. Una giornata che si inserisce – è stato spiegato – in un percorso di Educazione Civica ed Orientamento formativo coordinato dalla Docente di Diritto dell’Alberghiero di Ladispoli Prof.ssa Rosa Torino e dedicato al concetto di Istituzione. “Celebriamo importanti anniversari come i 50 anni dei Decreti Delegati (1973-1974) e i 25 dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse e dunque siamo partiti dalla Scuola – ha spiegato la Dirigente scolastica dell’Istituto Superiore “Giuseppe DI Vittorio” Prof.ssa Vincenza La Rosa nell’introdurre i lavori – anche perché è la prima delle Istituzioni con cui uno studente entra in contatto. Desidero ringraziare i nostri illustri relatori: – ha aggiunto la Preside – l’Assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura Margherita Frappa e il già Capo Dipartimento del Ministero dell’Istruzione Prof. Alfonso Rubinacci, oggi autorevole editorialista della Rivista Tuttoscuola fondata da Alfredo Vinciguerra nel 1975, che ha inaugurato il giornalismo scolastico aprendo la scuola italiana al confronto democratico con tutti i soggetti sociali, dalle famiglie ai decisori politici. Un grazie va anche al nostro attivissimo e brillante Rappresentante della Consulta Provinciale degli Studenti Simone Quattrocchi, che è stato il promotore di questo evento. Il tema al centro del seminario è quello dell’Istituzione scolastica e della sua capacità di cambiare nel tempo rispondendo alle sfide di un continuo mutamento sociale e culturale, oggi sempre più accelerato. Ma vogliamo soprattutto ragionare sull’importanza della partecipazione dei giovani alla vita dell’Istituzione scolastica. Troppo spesso – ha osservato la Dirigente del “Giuseppe Di Vittorio” – siamo abituati a considerare gli studenti come soggetti passivi che devono rispettare regole e norme di cui non comprendono il senso e il valore. Noi vogliamo evidenziare, attraverso la riflessione di oggi, che ogni allievo può invece far sentire la sua voce, tramite gli strumenti e gli Organi di rappresentanza di cui celebriamo gli anniversari, diventando protagonista e promotore di un cambiamento positivo e partecipando attivamente alle attività e alla vita delle Istituzioni. Non a caso – ha concluso la Preside – Piero Calamandrei scriveva che “la Scuola è l’organo centrale della democrazia”.
“La Scuola come Polis. Educare alla cittadinanza e alla partecipazione. Ladispoli e l’esperienza del Consiglio comunale dei Giovani”: questo il tema dell’intervento dell’Assessore Margherita Frappa che ha sottolineato l’importanza di un rapporto dialettico fra scuola e società. “Vengo sempre con estremo piacere all’Istituto Alberghiero perché mi piace confrontarmi con una comunità estremamente vivace ed attiva. Il sistema scolastico deve rispondere alle istanze culturali e sociali di un momento storico complesso, – ha osservato – ma il suo compito ineludibile rimane quello di formare l’uomo e il cittadino nei suoi aspetti cognitivi, intellettuali e valoriali. Alle false seduzioni di una “società fluida” dobbiamo saper rispondere con un sano protagonismo. Voi – ha aggiunto l’Assessore Frappa rivolgendosi agli studenti – siete forza motrice e lievito del cambiamento. Con i Decreti Delegati e l’istituzione degli Organi Collegiali la scuola è divenuta una “comunità aperta”, ma a noi e a voi rimane il compito di prendersi cura della polis. E mi piace ricordare in questo contesto che a breve ripartiranno i lavori del Consiglio comunale dei Giovani, un importante organo consultivo che ci consentirà di ascoltare ancora meglio la vostra voce accogliendo le proposte e le istanze di cui vi farete portatori in un dialogo fecondo e costruttivo con l’Amministrazione comunale”.
Il Prof. Alfonso Rubinacci ha quindi ripercorso la storia degli Organi Collegiali, ricostruendo il clima culturale in cui maturarono i Decreti Delegati: “La scuola si aprì alle diverse componenti sociali con sei Decreti presidenziali che, pur con molti limiti, mutarono il volto del sistema formativo e i suoi rapporti con il mondo esterno. A cinquant’anni da quella data, la scelta è stata quella di puntare sull’autonomia come strumento di inclusione, coesione, cittadinanza attiva e responsabile, ma è importante continuare a valorizzare la rappresentanza sia sul fronte degli studenti sia nella prospettiva dei docenti. Le sfide del presente – ha aggiunto il Prof. Rubinacci – ci impongono di camminare insieme, fare squadra, rilanciare il sogno di un mondo che studia, apprende, conosce. Non possiamo concepire il cambiamento come un traguardo. Si tratta invece di un processo culturale e politico da accompagnare e sostenere in ogni corpo sociale. Il sistema educativo – ha aggiunto – è chiamato a garantire conoscenze e competenze, ma anche ad assicurare integrazione, superando le barriere tra le generazioni. Si tratta di agire, di tradurre la teoria in pratica per favorire la nascita di un’umanità nuova in cui emozioni, formazione e cultura siano strettamente connesse fra loro, trovando il giusto equilibrio ma soprattutto uscendo dall’isolamento e dalla falsa cultura dei social e del virtuale. Le Istituzioni, e in primo luogo quella scolastica, – ha sottolineato ancora il Prof. Rubinacci – sono luoghi fisici che consentono relazioni vere e scambi fecondi fra l’essere, il dire e il fare. Questo – ha concluso – deve essere il nostro “bilancio sociale” da presentare, tutti insieme, alla cittadinanza e al Paese”.
“Mettere al centro l’individuo da considerare non come “utente” passivo o, peggio ancora, spettatore di un mondo istituzionale percepito come estraneo o distante, ma piuttosto come soggetto attore e promotore di cambiamento, che può contribuire al miglioramento dei contesti in cui opera, dal più vicino e familiare spazio scolastico a quello del Comune in cui vive, fino ad arrivare alle Istituzioni nazionali o europee: poche settimane fa, una rappresentanza della Consulta provinciale studentesca si è recata in visita alla sede del Parlamento UE di Bruxelles e altre classi hanno visitato il Senato della Repubblica preparandosi ad assistere, ad aprile, allo svolgimento di una seduta: è questo il senso più profondo della partecipazione – ha osservato Simone Quattrocchi, Rappresentante della Consulta provinciale degli studenti, descrivendo la composizione e le attività di questo organo. – Siamo 320 nell’intera provincia di Roma – ha precisato – e possiamo suggerire proposte e progetti all’Ufficio Scolastico Regionale facendo sentire la nostra voce, superando la dimensione dei singoli Istituti, stipulando accordi con gli Enti locali, le Associazioni e le organizzazioni del mondo del lavoro. E’ la partecipazione a rappresentare lo strumento insostituibile e la forza propulsiva del cambiamento. – ha concluso Simone Quattrocchi rispondendo alla domanda di uno studente che chiedeva attraverso quali strumenti è possibile divenire “studenti attivi” – Solo così daremo il nostro contributo alla costruzione del futuro: il nostro e quello del Paese”.
A concludere l’incontro è stato un pranzo preparato dagli studenti dell’Alberghiero, coordinati dal loro docente di Enogastronomia Prof. Salvatore Esposito e supportati dagli Assistenti tecnici Elisabetta Mannelli, Pietro Piccarisi e Maria Piscopo. Il servizio di Sala è stato curato dal Prof. Michele Comito e dai suoi allievi. Ad accogliere i relatori e il pubblico nella Sede centrale e all’Istituto di via Federici c’erano gli studenti della Prof.ssa Giovanna Albanese, Responsabile Eventi del “Giuseppe Di Vittorio”, e della Prof.ssa Carmen Piccolo, Docente di Ricevimento e Accoglienza Turistica dell’Istituto di via Federici, con l’assistenza di Tiziana Feliciano. “Una giornata memorabile – ha concluso la Dirigente scolastica Vincenza La Rosa nel salutare i relatori – che scrive una nuova pagina della storia del nostro Istituto. Grazie a tutti”.
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