Torna all’Istituto Alberghiero di Ladispoli l’appuntamento con le iniziative di Educazione alla Cittadinanza e alla Legalità che vede protagoniste le Forze dell’Ordine. Giovedì 15 maggio è stata la volta della Polizia di Stato: l’Ispettore Alessandro Mollica e l’Assistente Capo Coordinatore tecnico Alessia Filacchione hanno spiegato agli studenti l’importanza del rispetto delle leggi non solo come dovere civico, ma anche in quanto valore da interiorizzare per contribuire alla formazione di una società migliore, fondata sulla responsabilità e sulla dignità individuale. “Diverse sono state le iniziative svolte finora – ha sottolineato la Prof.ssa Rosa Torino, Docente di Diritto ed Economia e Referente per i Progetti di Educazione Civica – e desidero ringraziare oggi la Polizia di Stato che ha saputo sensibilizzare efficacemente i nostri allievi sul tema del bullismo e del cyberbullismo partendo da un caso di cronaca, il primo conclusosi con la morte della vittima: era il 5 gennaio 2013 quando la quattordicenne Carolina Picchio si suicidò esasperata dalle offese ricevute sui social. Come educatori abbiamo il dovere di dare il nostro contributo per formare una coscienza collettiva che non può basarsi solo su divieti o astratti richiami al rispetto delle regole e la modalità scelta dall’Ispettore Alessandro Mollica e dall’Assistente Capo Coordinatore tecnico Alessia Filacchione, quella di un dialogo con le classi basato su episodi di vita quotidiana, è stata particolarmente apprezzata dagli studenti. Estremamente significativa anche la riflessione sulla dipendenza dal digitale e sull’abuso dei dispositivi elettronici, autentiche “armi” – si è sottolineato – spesso in mano a soggetti immaturi e inconsapevoli degli effetti provocati da un loro utilizzo eccessivo o distorto. In un’epoca in cui i giovani sono esposti ad un’autentica “overdose” di stimoli è sempre più necessario comprendere l’entità di azioni che determinano reazioni conseguenti – hanno sottolineato l’Ispettore Alessandro Mollica e l’Assistente Capo Coordinatore tecnico Alessia Filacchione – mentre troppo spesso si compiono con leggerezza atti di estrema gravità dagli esiti drammatici”. “E’ essenziale, quindi, ricordare incessantemente il dovere di perseguire con tenacia valori quali il rispetto delle regole e della legalità – ha concluso la Prof.ssa Rosa Torino – ma anche far comprendere ai nostri allievi che ogni comportamento antisociale e deviante è prima di tutto un atto di violenza contro se stessi e l’indice di un’assoluta incapacità di rispetto per gli altri. Perché, come hanno suggerito gli agenti della Polizia di Stato ai nostri studenti, c’è una domanda molto semplice da porsi prima di ogni azione: “come reagirei se lo facessero a me?”. E’ da questo quesito che parte l’edificazione di una società improntata al rispetto delle regole ma, prima ancora, a quello della civiltà e dignità umana.
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