Si chiamava in origine “Sistema di Azione della Comunità Europea per la Mobilità degli Studenti Universitari”, e correva l’anno 1987 quando fu istituito per favorire lo scambio e la collaborazione fra Università e Istituti Superiori di diversi Stati membri. Il nome è naturalmente legato a quello di Erasmo da Rotterdam, umanista e teologo olandese assurto a simbolo dello spirito interculturale che anima il Programma, divenuto presto una delle iniziative di punta dell’Unione Europea, soprattutto dopo la sua “espansione” in Socrates e, successivamente in Erasmus+. Oggi, mettendo insieme tutte le precedenti iniziative dell’UE per l’istruzione, la formazione, l’educazione degli adulti e lo sport in un unico scenario, l’Erasmus+ continua a rappresentare uno strumento insostituibile per aumentare la mobilità studentesca, potenziando le competenze linguistiche, favorendo la crescita e la maturazione personale e arricchendo le esperienze di vita degli studenti. “Siamo estremamente soddisfatti dell’iniziativa che ha portato 23 dei nostri allievi delle Classi Terze e Quarte dell’Istituto Alberghiero in Spagna per un Progetto Erasmus+ Vet della durata di un mese. – ha sottolineato la Prof.ssa Angela Di Sabatino, Docente di Lettere e Referente Erasmus per l’Istituto Superiore “Giuseppe DI Vittorio” di Ladispoli – Valladolid è una città di straordinario rilievo culturale e turistico, sede di un’importante e antichissima Università. Più volte residenza reale, ha rappresentato nel corso dei secoli il principale centro della Castiglia ed è attualmente il capoluogo della Provincia di Castilla y Léon. Non ci nascondiamo naturalmente le difficoltà e le responsabilità connesse alla pianificazione e all’organizzazione logistica di Progetti così complessi, e non raramente ci è tornata alla memoria la frase di John Norley “tutte le cose sono difficili prima di diventare facili”. – ha aggiunto la Prof.ssa Di Sabatino – Ma continuiamo a credere fortemente nel valore aggiunto di esperienze come queste, che consentono di sviluppare skills trasversali di rilevanza cruciale come lo spirito di adattamento, il problem solving, lo scambio di conoscenze e la capacità di comunicazione. Sono d’altra parte gli studi a dimostrare da tempo come gli ex-studenti Erasmus possiedano spesso migliori competenze e ricevano compiti di maggiori responsabilità professionali dai loro datori di lavoro. Troppo spesso, svolgendo i nostri Programmi di Educazione civica, – ha osservato ancora la Prof.ssa Di Sabatino – parliamo astrattamente di appartenenza europea, ma solo vivere, studiare e lavorare all’estero permette concretamente di ampliare gli orizzonti, di immergersi profondamente in un diverso ambiente linguistico e culturale, contribuendo ad aumentare il senso di autonomia e di indipendenza nel confronto quotidiano e pratico con nuove realtà. Desidero rivolgere un ringraziamento speciale alla Dirigente scolastica Prof.ssa Loredana Saetta che si è prodigata in prima persona per gli aspetti tecnici e gestionali, alla Vicepreside dell’Alberghiero Prof.ssa Anna Capodacqua e allo Staff, alla DSGA Stefania Croce per il supporto amministrativo e ai docenti accompagnatori Prof. Angelo Cono Morello, Marianna D’Amico, Maria Bracci e Domenico Falzarano che hanno preso parte in momenti diversi allo stage formativo supportando gli allievi e interagendo con loro per la piena riuscita del progetto. Infine un grazie ai colleghi Prof.ssa Carmela Panzella, Prof. Renato D’Aloia, Prof. Salvatore Esposito e Prof.ssa Donatella Di Matteo che hanno partecipato alla fase preliminare nella conduzione del colloquio per valutare le candidature ricevute. Siamo certi – ha concluso la Prof.ssa Di Sabatino – che i nostri allievi conserveranno nella loro memoria l’importanza di questa esperienza, sperimentandone anche in futuro il suo insostituibile valore”.
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