Forse non tutti sanno che SUP è l’acronimo di Stand Up Paddle, ossia “stare in piedi con una pagaia”. Cenni della sua “preistoria” risalgono appena al XVIII secolo, quando l’esploratore inglese James Cook ne parlava nei suoi diari descrivendo la tavola usata dagli abitanti delle Hawaii per spostarsi in acqua, in occasione delle frequentissime battute di pesca. Ma sembra siano stati i surfisti degli Stati Uniti a trasformare nel Novecento questa “necessità” in uno sport dai mille volti che ha trovato diffusione e successo in tutto il mondo, soprattutto a partire dalla seconda metà degli Anni Novanta. Di questo e di altro si è parlato sulle onde di Marina di Cerveteri mercoledì 5 giugno, grazie all’idea della Prof.ssa Angela Di Sabatino, Docente di Lettere dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli, ma anche fervida appassionata di Sup che ha scelto, insieme alla collega Maria Grazia Vasta, di celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente in modo diverso, accompagnando i suoi studenti del V KB sulla spiaggia di Campo di Mare per partecipare ad una lezione di Corso Base di Sup e Sicurezza in acqua. Guida della giornata è stata Roberta Mariani, Campionessa europea, Coach e Istruttrice dell’Associazione ASD Marina di Cerveteri – “Supfit”, che opera sul litorale da più di dieci anni. “E’ stata una mattinata diversa: – ha spiegato la Prof.ssa Angela Di Sabatino – i ragazzi hanno scoperto che, pur vivendo in una cittadina balneare, non sapevano nulla delle misure che bisogna conoscere per vivere il mare in sicurezza. Hanno appreso che, anche per fare un semplice bagno, occorre conoscere fattori fondamentali (tempo, vento e mare) e che vi sono dei pericoli laddove sembra non ci siano. Il Sup – ha spiegato – che è uno sport importato solo da pochi anni, non rappresenta solo un’occasione di svago, ma è diventato anche un prezioso alleato per il recupero e il salvataggio dei bagnanti. E si inserisce a pieno titolo nella giornata di oggi, dedicata alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente, perché è un mezzo “ecologico”, che non inquina ma è in grado piuttosto di avvicinare i giovani alla natura”. Alla lezione teorica, ha aggiunto la Prof.ssa Di Sabatino, ha poi fatto seguito la parte pratica, con nozioni semplici e “basiche” di Sup: “I ragazzi si sono cimentati per la prima volta a pagaiare. Tante sono state le cadute in acqua ma altrettante le risalite, e non hanno mai mollato … Ecco – ha spiegato – oggi hanno capito che nella vita non si deve mai cedere alle avversità e che, anche cadendo, si risale … Ho voluto regalare questa giornata ai miei allievi per trasmettere una passione che sia anche di sprone per i loro percorsi futuri. Auguro a tutti i miei studenti di essere sempre “tavola e pagaia delle loro vite”, ha concluso la Prof.ssa Di Sabatino, salutando i ragazzi con l’hang loose, il saluto dei surfisti e dei suppisti: un augurio di amicizia, unità e armonia, da conservare nel cuore. Per sempre. 🤙
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