Una vicenda di emarginazione e di bullismo che sta emozionando le platee, soprattutto quelle di adolescenti e giovani. Al centro, la morte tragica di Andrea, studente suicida al primo anno di Liceo a causa delle vessazioni psicologiche dei compagni. E’ una storia vera, quella del “Ragazzo dai Pantaloni Rosa”, che ripercorre la breve vita di Andrea Spezzacatena trovato esanime il 20 novembre 2012 nel corridoio della sua abitazione. Dal dolore della madre è nato prima un libro, da lei scritto, quindi un film presentato al Festival del Cinema di Roma il 25 ottobre. Protagonisti Claudia Pandolfi, Samuele Carrino, Sara Ciocca, Andrea Arru, Corrado Fortuna. La regista è Margherita Ferri, Arisa l’autrice e interprete del tema musicale del film, “Canta Ancora”. Una storia difficile ma vicina all’esperienza quotidiana di moltissimi adolescenti fatti oggetto di discriminazione e feriti dal pregiudizio dei coetanei. “Un tema che induce alla commozione ma anche e soprattutto alla riflessione – hanno sottolineato le docenti Giovanna Albanese e Angela Di Sabatino, che giovedì 21 novembre ha accompagnato le classi 4^ e 5^ Turistica al Cinema Multisala Lux di Roma – perché fa comprendere le difficoltà dell’età adolescenziale e i problemi legati al rapporto con i coetanei e con i genitori. E’, purtroppo, una storia vera, simile a molte altre – ha aggiunto la Prof.ssa Angela Di Sabatino – ma proprio in questo sta la sua forza e il suo scopo: essere di esempio e di monito, ricordare ai ragazzi, ai genitori e ai docenti che nessun segnale di disagio va tralasciato, insegnare che di bullismo e di incomprensione si può morire. E allora, – ha concluso la Prof.ssa Di Sabatino – proprio come suggerisce l’epilogo del film, talvolta il sacrificio dell’uno può salvare gli altri. Un film assolutamente da vedere”.
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